Siamo ormai alla fantasia giuridica in Regione Basilicata!
Nonostante in più occasioni abbiamo evidenziato che le norme vigenti (art. 6 DL 90/2014) stabiliscono in modo chiaro l'impossibilità di conferire incarichi “a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza, apprendiamo che la giunta regionale si appresterebbe a commissariare le aziende sanitarie al solo scopo di aggirare tale divieto.
Sarebbe un atto gravissimo, in primis perché non ricorre alcun presupposto giuridico, organizzativo e contabile per procedere al commissariamento delle aziende sanitarie lucane; cosa ancor più grave considerato che la sanità lucana è l’unica tra le regioni del sud a non essere mai stata commissariata!
Peraltro, uno degli scopi dichiarati del riordino sanitario posto in essere con la LR 2/2017 è stato proprio quello di garantire il rispetto dei vincoli di finanza pubblica aggregando le strutture ospedaliere per acuti per spalmare eventuali squilibri sulle strutture aggregate.
Ma il paradosso si raggiunge con l’intento di nominare commissari gli attuali Direttori Generali, che scadranno il prossimo 18 gennaio. E’ bene ricordare che, avendo la Regione Basilicata provveduto ad aggiornare l’ albo dei direttori generali, ben si potrebbe, ed anzi si dovrebbe, ricorrere a detto Albo per le nomine da effettuare.
In ogni caso, sia che si tratti di nominare Commissari, sia che si tratti di nominare Direttori Generali, resta fermo il divieto posto dall'art. 6 del DL 90/2014.
Un appello, dunque, al Presidente, affinché si facciano scelte nel rispetto della legge e al Consiglio regionale, affinchè eserciti appieno il proprio ruolo perchè, è il caso di sottolinearlo proprio nella ricorrenza dei 70 della nostra Costituzione, una democrazia piena si regge sugli equilibri dei poteri ed è evidente a tutti che se ad agire è solo quello esecutivo si rischia di non essere più in democrazia!