I segretari Generali diu Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Vincenzo Esposito, Vincenzo Cavallo e Gerardo Nardiello, esprimono forte preoccupazione per la situazione in cui verte il comparto forestale e quello delle Vie Blu, in merito al forte ritardo delle spettanze economiche.

I Lavoratori vivono con ansia, preoccupazione e sofferenza questo modus operandi, che li vede vittime di ritardi che in media si aggirano tra i 3 ed i 4 mesi.

“Non è più sostenibile”, affermano i sindacalisti, “sopportare tali ritardi, considerando anche il fatto che nella maggior parte dei casi, l’entrata garantita dalle attività forestali rappresenta l’unica fonte di reddito. Venendo a mancare questa certezza, le persone si vedono sotratte della dignità che invece dovrebbe essere riconosciuta ad ogni lavoratore”.

“Questa annualità”, continuano i Segretari Generali, “è caratterizzata da avvii e blocchi continui dei lavori, a causa di problemi di bilancio regionale. Noi sindacati, in maniera assolutamente responsabile, pur riconoscendo l’impegno della macchina amministrativa regionale, considerano non più sopportabile queste condizioni. Per questo motivo rivolgono un appello accorato alle istituzioni perché mettano in campo tutte le azioni utili a consentire lo sblocco immediato dei fondi. Siamo inoltre preoccupati perché se i pagamenti non dovessero essere effettuati entro metà dicembre, si andrebbero ad allungare ulteriormente i tempi di attesa a causa del blocco delle attività di erogazione da parte della ragioneria della Regione Basilicata. Ancora segnaliamo il forte disagio dei lavoratori dell’Alto Basento ed in particolare di quelli dell’area dei comuni della Camastra interessati alle compensazioni ambientali collegate alla estrazione delle risorse petrolifere, in quanto con il blocco delle attività non riusciranno a raggiungere le 151 giornate previste dagli accordi, oltre al blocco di coloro che effettuano le 130 giornate, fino a quando non giungeranno nuove indicazioni da parte della Regione Basilicata”.


“Una simile gestione della forestazione” chiudono Esposito, Cavallo e Nardiello, “non è più accettabile e quindi riteniamo non più rinviabile la riforma della governance del settore, che sia in grado di garantire attività, tempi certi e pagamenti puntuali degli operai forestali. Se le condizioni non dovessero subire apprezzabili miglioramenti, non si esclude il ricorso alla mobilitazione della categoria”.

Potenza, 21 novembre 2017