"Il tavolo di confronto di ieri, in Regione, sul contratto di settore ha visto l'illustrazione da parte dei diversi soggetti delle richieste nonché la registrazione delle diverse disponibilità in campo. Passi avanti nel merito non ne sono stati fatti, anche perché difficilmente si scoprono le "carte" al primo incontro". Così dichiarano CGIL, CISL e UIL Basilicata che comunque apprezzano la serietà e le dichiarazioni di disponibilità a discutere fatte da ENI, Confindustria e Giunta Regionale.

"Per noi clausole sociali e tutela della salute dei lavoratori sono due facce della stessa medaglia, come del resto riconosce lo stesso documento Obiettivo Basilicata 2012. E se dobbiamo capire come declinarle, in un lavoro più di dettaglio, in sede di gruppo di lavoro - come proposto dall'assessore Pittella - siamo pronti da mesi.

Se sarà, infatti, vero confronto e vera trattativa, con il gruppo di lavoro protagonista, come CGIL, CISL e UIL faremo la nostra parte, partendo dalla salvaguardia dei lavoratori della zona e da interventi strutturali per la tutela della salute. Preventivamente diciamo che esprimeremo il nostro giudizio alla prova dei fatti,scevri da eventuali inutili tatticismi,affermando si da ora che ognuno si assumerà le proprie responsabilita' sull'esito della vertenza. Prima di tutto di fronte ai lavoratori e ai cittadini lucani. Come sindacato vogliamo interventi concreti e tutele agibili, altre operazioni strane o di mero marketing non ci interessano: anche perché alla fine, si puo' e si deve fare di piu'.Guardando ai numeri reali, da oltre 14 anni sono stati prodotti meno di 2.000 posti di lavoro, di cui solo mille a vantaggio di cittadini lucani e di cui solo cinquecento a tempo indeterminato. Inoltre, ad ogni cambio di appalto vengono messi a rischio posti di lavoro e professionalità".

"Chiedere d i rispettare i lavoratori ed i loro diritti - concludono i sindacati - chiedere alle imprese di essere responsabili, chiedere a tutti, ENI e Regione in primis, una serie di interventi a tutela della salute e dell'ambiente riteniamo sia peccato. Anche per dare credibilità ad eventuali nuovi impegni che potranno essere assunti a seguito del nuovo memorandum Governo-Regione, nel quale la partita dello sviluppo e del lavoro devono prioritariamente essere emeneti centrali.