Intervento Nas nella struttura socio assistenziale per anziani non autosufficienti di Cersosimo

Summa (Spi Cgil): “Regolamentare con urgenza il settore.Servono requisiti stringenti, a tutela dei diritti degli anziani e degli operatori”

 

“I fatti di cronaca registrati nella struttura per anziani di Cersosimo evidenziano quanto sollecitiamo con insistenza da mesi: bisogna regolamentare con urgenza il settore attraverso l’accreditamento delle strutture che devono avere requisiti stringenti, a tutela dei diritti degli anziani e degli operatori. Ma soprattutto sono necessari criteri di accesso uniformi per tutte le persone non autosufficienti della regione e una programmazione complessiva degli interventi in materia di non autosufficienza e regolamentazione delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali esistenti sul territorio”. È quanto afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, intervenendo sulle misure interdittive emesse dai carabinieri Nas di Lagonegro nei confronti di tre persone che operano nella struttura socio assistenziale per anziani non autosufficienti di Cersosimo, compresa la rappresentante legale.

“I reati contestati sono gravi: dall’esercizio abusivo della professione sanitaria, al falso materiale in certificati o autorizzazioni amministrative. Noi non facciamo processi sommari, la giustizia farà il suo corso e abbiamo fiducia nell’operato della magistratura. Quello che preme sottolineare è l’evidente situazione che vive la sanità lucana e in particolare le strutture socio assistenziali e le case di riposo in Basilicata, che come ribadito devono avere la priorità nell’agenda della politica regionale. Non è più il tempo della narrazione, la realtà è altra.

“Si tratta – aggiunge Summa - di ricostruire una rete socio-sanitaria e socio-assistenziale e di approvare una legge che regoli l’accreditamento di tali strutture, al fine di garantire standard di servizi qualitativamente elevati e l’accesso per tutti ai contributi economici laddove necessario. È necessario rafforzare il sistema di vigilanza di queste case di riposo in relazione al rispetto del manuale approvato dallo stesso governo regionale e verificare l’effettivo adeguamento delle strutture alle prescrizioni contenute. In questo senso – conclude il segretario dello Spi Cgil - l’appello va anche ai sindaci che devono svolgere appieno il loro compito di controllo quale autorità sanitaria locale, primi responsabili della salute dei cittadini e deputati al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio delle attività delle case di riposo, che spesso si trovano in strutture pubbliche”.

Potenza, 4 maggio 2023