Sicurezza area sud del Potentino

Esposito: “Si rafforzi la presenza dello Stato e del personale di polizia locale”

 

“L’allarme lanciato sull’area sud del Potentino da parte del prefetto Michele Campanaro in termini di sicurezza, ponendo l’accento sulle minacce di infiltrazioni di tipo mafioso, richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni. Il rispetto della legalità deve essere al centro dell’agenda politica di chi ci governa. Servono più forze di polizie locali e maggiori presidi istituzionali, occorre una più ramificata presenza di tutte le articolazioni pubbliche delle Stato”. Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.

“Ci aveva già avvertito la Direzione investigativa antimafia nella sua relazione al Parlamento un anno fa – prosegue Esposito - ponendo l’accento sulla presenza in Basilicata della cosiddetta mafia lucana e dell’interesse delle organizzazioni malavitose campane, pugliesi e calabresi agli affari della regione, favorite dalla prossimità geografica, nonché da una conclamata tolleranza da parte delle consorterie criminali locali spesso sostenute nelle propria crescita delinquenziale proprio da tali forme di collaborazione. Pur individuando il traffico di droga come l'attività delinquenziale privilegiata, il procuratore di Potenza, Francesco Curcio, aveva già lanciato l’allarme in provincia di Potenza di clan con la caratteristica di mimetizzarsi nel contesto economico, di svolgere attività lecite.

Alla luce di ciò e delle ultime dichiarazioni del prefetto Campanaro – afferma Esposito - appare dunque evidente rafforzare la presenza dello Stato nelle aree indicate, ricordando che le maglie dell’illegalità si palesano nel fenomeno del caporalato. Per questo motivo – conclude – rinnoviamo l’invito alla Regione Basilicata a fare presto nell’apertura dei centri di accoglienza dei braccianti stagionali stranieri nell’Alto Bradano e al prefetto di Potenza di fare luce su quanto accade nel Centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio, vista la negazione all’accesso nella struttura richiesta dalla Cgil Potenza a seguito delle notizie di stampa sulla gestione dei migranti ospiti del centro”.

 

Potenza, 31 marzo 2023