Trasporto pubblico locale, dopo la sentenza del Tar si rischia il blocco

Summa: “La Regione intervenga affinché venga garantito il servizio.
Si acceleri per il bando di gara a tutela dei lavoratori e dell’utenza”

 

“Il trasporto pubblico regionale in Basilicata è al collasso. Dopo la sentenza del Tar si rischia il blocco su tutto il territorio regionale. La Regione intervenga affinché venga garantito il servizio”. È quanto dichiara il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa. “La situazione – dice – è insostenibile e la sentenza del Tar di Basilicata che ha dato ragione al Cotrab sulla impossibilità di prorogare i contratti di servizio alle medesime condizioni oltre il 30 giugno 2020, è la riprova dell’approssimazione con cui la Regione sta affrontando l’annosa questione.

La sentenza, sancendo la fine del contratto in essere – spiega Summa - ha fatto sì che le Province, titolari dei contratti stessi, rinviassero a Cotrab le fatture emesse per il trimestre luglio – settembre, lasciando le imprese nella difficoltà a ottenere le anticipazioni e a pagare la quattordicesima ai lavoratori, tanto da minacciare la sospensione del servizio a partire dal 2 agosto.

Il tutto nel silenzio della Regione – denuncia il segretario della Cgil - con un assessore al ramo completamente assente e l’Osservatorio ai Trasporti, costituito da circa un anno, mai convocato. La gara regionale è lontana, in quanto devono ancora essere redatti i Piani Economici Finanziari (PEF) dei bacini, piani che andrebbero discussi con i sindacati perché dalla sostenibilità dello stesso dipende l’occupazione e la tenuta delle retribuzioni dei lavoratori.

L’inadeguatezza del governo regionale – continua Summa – si riverbera su quella dell’amministrazione comunale di Potenza, dove assistiamo a un vero e proprio stallo a fronte di numerose criticità che il sindaco aveva promesso di risolvere subito dopo il suo insediamento. Ma a distanza di un anno la situazione è peggiorata ulteriormente. Il Tpu di Potenza, che doveva essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione Guarente, è stato letteralmente abbandonato a se stesso. In quest’ultimo periodo, a fronte delle promesse elettorali, si è avuto un ridimensionamento del personale, una riduzione dei servizi effettuati a causa di un parco rotabile ormai fatiscente, un abbandono dell’idea di mobilità cittadina in quanto le continue variazioni di programmi di esercizio hanno disorientato l’utenza.

Il sindaco, con delega ai trasporti, ritiene il sindacato un nemico per la forte azione di denunzia che svolge, a tal punto da sottrarsi anche al confronto obbligatorio previsto dalla legge sul diritto di sciopero. La totale mancanza di controllo dell’ente lascia l’azienda che gestisce il servizio nella completa arbitrarietà, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti, vista l’inefficienza del trasporto”.

Infine, le Ferrovie Appulo lucane. “La situazione è in una stasi preoccupante – denuncia ancora Summa - I lavori di efficientamento e di miglioramento sulla sicurezza sono tutti fermi in attesa delle determinazioni di ANSF. La Regione, sollecitata dal sindacato di categoria per ben due volte, ha evitato la convocazione in maniera ufficiale, come se i problemi dell’azienda in Basilicata fossero l’ultimo dei pensieri. La tratta ferroviaria in esercizio con molte limitazioni è solo la Potenza – Avigliano, mentre la Avigliano Lucania – Gravina è chiusa e percorsa con autobus sostitutivi. Il personale ha ormai un’età medio alta e non si prevedono nuove assunzioni.

A fronte di un quadro così desolante – conclude Summa – chiediamo alla Regione Basilicata un cambio di passo repentino, accelerando per la pubblicazione dei bandi di gara, a tutela dei lavoratori e nel rispetto dell’utenza”.

 

 

Potenza, 28/7/2020