Festa della Liberazione d’Italia

Non potremo scendere in piazza, ma non ci fermeremo
Uniti per riaffermare i valori di democrazia, libertà e uguaglianza
Summa: “Il distanziamento sociale non si tramuti in distanziamento ideale. Oggi più che mai difendiamo la nostra Costituzione”

25 aprile – Musica e riflessioni – diretta Facebook Cgil Basilicata – ore 11/12

La ricorrenza della liberazione dal nazifascismo quest’anno coincide con una situazione
particolare e inedita. Oggi più che mai l'Italia ha bisogno di speranza, di unità, di radici che
sappiano offrire la forza e la tenacia per poter scorgere un orizzonte di liberazione e di
rinascita. Considerando la dura prova che stiamo affrontando in termini di libertà limitata e
di migliaia di persone che ci hanno lasciato, la Cgil esprime l’indissolubile convinzione che
la memoria è il bene più prezioso per evitare mistificazioni e rimozioni. Non potremo
scendere in piazza, quindi, ma non ci fermeremo.
“Essere chiamati a ricordare e celebrare la liberazione dell’Italia nel pieno di una epidemia
nella quale molti di noi avvertono tutto il peso di misure che sembrano imbrigliare la nostra
libertà, può apparire stridente, ma non lo è – afferma il segretario generale Cgil Basilicata
Angelo Summa - Oggi più che mai siamo forse in grado di cogliere le mancate libertà di
chi ha vissuto l’intero ventennio fascista e siamo in grado di apprezzare la nostra Magna
Carta di diritti e di doveri sulla quale sono poste le basi della nostra democrazia; quei
principi del vivere civile, dell’uguaglianza, della solidarietà, della sussidarietà compendiati
nella nostra Costituzione grazie a uomini e donne della resistenza che hanno sacrificato la
loro vita alla speranza di un paese libero. Uomini e donne che non si sono rassegnati a
una terra di schiavitù. Questo dobbiamo ricordare perché il fantasma dell’inumano non
torni ad aggirarsi nel nostro Paese, nella nostra Europa scongiurando porti chiusi e alzate
di muri.

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Oggi più che mai l’attenzione deve essere a non deviare dalla strada tracciata dalla
Costituzione che ci consente di affrontare anche le più gravi emergenze, senza
abbandonare le regole democratiche. Oggi più che mai queste regole devono essere il
presidio dei valori comuni e condivisi perché questa separazione fisica, o per usare
un’espressione ormai familiare a tutti noi, il distanziamento sociale non si tramuti in
distanziamento ideale.
Abbiamo riscoperto nella concitazione di queste giornate ingiustizie sociali di drammatiche
proporzioni e tuttavia relegate fino a ieri in un cantuccio mentale – continua Summa -
polveriere sociali e diritti negati pronti ad esplodere durante la pandemia. L’emergenza
non ha fatto altro che rivelare disuguaglianze e rapporti di produzione e organizzazione del
vivere sociale, economico e ambientale ormai insostenibili”.
“Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un
volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di
nuovo uomini civili. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle
che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà”. Cosi diceva Norberto Bobbio in
un 25 aprile del 1957 ricordando le ragioni della festa ed il “ritorno all’umanità individuale e
collettiva: a un’umanità liberamente vissuta da parte di un popolo che quell’umanità
l’aveva perduta, in vent’anni di servitù e conformismo, perversione e ipocrisia, adesione
fanatica o silenzio complice, nell’accettazione più o meno partecipata di un regime che
della disumanità – del culto e della pratica dell’inumano – aveva invece fatto il proprio
emblema”.
“Celebrare il 25 aprile immersi nel coronavirus – conclude il segretario generale della Cgil -
significa ricordare a tutti noi che per restituire dignità a uomini e donne dobbiamo tracciare
la strada per un cambiamento radicale nei nostri modelli di produzione, commercio e
consumo, orientandoli verso una diversa e più alta socialità”.
Il 25 aprile la Cgil Basilicata, in collaborazione con l’Api regionale, dà pertanto
appuntamento dalle ore 11 alle ore 12 sulla sua pagina Facebook
( https://www.facebook.com/cgil.basilicata/ ) per una staffetta di musica, letture e riflessioni in
preparazione al flash mob nazionale promosso dall’Anpi e al quale ha aderito anche la
Cgil, invitando tutti alle ore 15 tutti a uscire sui propri balconi e ad affacciarsi alle finestre
con la bandiera tricolore intonando Bella Ciao.
Nella diretta Facebook interverranno il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa,
i docenti del Liceo musicale Stigliani di Matera Alessandro Monitillo, Angela Calia e Natalia
Bonello, il direttore artistico del Teatro dei Sassi di Matera Massimo Lanzetta , l’attore e
studioso Giuseppe Miseo, il presidente sezione Anpi di Potenza Biagio Stabile, Alice
Marmo, Antonio Prestera e Marco Di Geronimo dell’ANPI Potenza, il registra Mimmo
Calopresti. Concluderà Micol ArpaRock che suonerà in esclusiva “Bella Ciao”.

Potenza, 24/4/2020