Approvato il Riordino della Presidenza e della Giunta regionale. Mancata audizione in Commissione della FP CGIL

Concreto rischio di commistione tra funzione politica e azione amministrativa

È inaccettabile che si proceda in modo unilaterale a scelte sulla riorganizzazione dell’ente
regionale, in totale assenza di un confronto con le parti sociali.
Come Fp Cgil, in occasione dell’adozione da parte della giunta del ddl sul riordino della
presidenza e della giunta regionale, avevamo già stigmatizzato il comportamento poco
propenso al confronto di questo governo regionale che su un tema così delicato, quale
appunto quello della riorganizzazione, aveva pensato di procedere solitario a delineare il
nuovo assento degli uffici della giunta e degli uffici di presidenza della giunta.
In quella stessa data avevamo tempestivamente inoltrato richiesta di audizione alla
commissione consiliare competente. Ebbene, pervicacemente si è ben pensato di poter
bypassare quella richiesta in violazione del principio di partecipazione democratica sancito
dal nostro Statuto regionale e delle norme regolamentari che disciplinano la consultazione
dei portatori di interessi generali nell’iter legislativo regionale.
Pur in presenza di una richiesta di audizione rimasta inevasa si è ben pensato, infatti, di
procedere all’approvazione del suddetto ddl in Consiglio regionale.E questo grave atto di
violazione di un basilare principio democratico è tanto più grave alla luce dei contenuti
delle norme in questione che paiono delineare un assetto degli uffici della giunta tutto
incentrato sui poteri di direzione e di controllo del presidente, alle cui dirette dipendenze
passano l’ufficio per la trattazione degli Affari legali e quello relativo ai fondi strutturali.
Né è ben chiaro cosa si intenda per “raccordo funzionale” tra "uffici di diretta
collaborazione del presidente con le strutture organizzative dell'amministrazione regionale
operanti nelle aree istituzionali della presidenza della giunta e della giunta regionale
Quale sia il disegno complessivo rispetto alle aree istituzionali "della presidenza della
giunta" e aree istituzionali della giunta regionale" e come questo si coniughi con l'attuale
organizzazione dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente. In assenza di una chiara
delimitazione degli gli ambiti di rispettiva competenza, sembra realisticamente delinearsi
un accentramento dei poteri decisionali negli uffici di diretta collaborazione del Presidente.
Di fatto si rinvia a norme attuative sulle quali deve necessariamente essere aperto un
confronto permanente sulla futura, reale, riorganizzazione dell'assetto complessivo della
macchina amministrativa della Regione del quale il ddl è solo il primo passo.
Allo stato quindi è il seguito che questo ddl avrà e come sarà declinato che va chiarito ma,

ciò che appare sin d’ora delineato, è la “rimozione” di quella fondamentale e netta
distinzione tra funzione di indirizzo politico e attività di gestione amministrativa, sancita dal
nostro ordinamento quale corollario dei principi d
i imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa.
Si apra subito il confronto sulla riorganizzazione dell’ente regionale e si costituisca con
immediatezza l’organismo paritetico per l’innovazione luogo di partecipazione nel quale
realizzare una progettualità organizzativa innovativa.
Potenza, 21 dicembre 2019

Segretaria Fp Cgil Potenza
Giuliana Scarano