“Liberiamo il futuro”
La settima edizione chiude con Maurizio Landini

Summa: “Per la Basilicata il futuro è la transizione energetica finalizzata all’emancipazione dalle risorse fossili”

“Il futuro dipenderà molto dalle questioni legate alla qualità del lavoro, al suo valore e soprattutto dalla scelta del mondo produttivo di assumere la competizione sul valore e sulla qualità del prodotto, e non sul costo del lavoro. Partiamo da qui, per delineare le direttrici di un futuro sostenibile per la Basilicata, per il Mezzogiorno e per il Paese: un nuovo modello economico, sociale, umano ed ecologico che per la Basilicata non può prescindere da una transizione energetica finalizzata all’emancipazione dalle risorse fossili”. È il messaggio lanciato dal segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa dal palco di piazza Dono Bosco, a Potenza, in chiusura della settima edizione di “Liberiamo il futuro”, la manifestazione della Cgil regionale dedicata ai temi del lavoro e dei diritti.
“Nei prossimi anni – ha detto Summa - potremo disporre di ingenti risorse derivanti dalle royalties, 250 milioni l’anno; si inizi sin da ora a decidere che tali risorse saranno vincolate a un fondo specifico, destinato a misure di investimenti per lo sviluppo, per creare lavoro. Per questo va aperta subito una nuova contrattazione con governo, regione, sindaci e imprese per riscrivere un nuovo accordo con Eni e Total in cui lo scambio non potrà essere solo fondato sulle royalties, ma sull’impegno a realizzare un piano di investimenti in termini infrastrutturali, a creare nuova occupazione in settori diversi dalla mera attività estrattiva per tracciare una chiara prospettiva di transizione energetica. Siamo convinti – ha concluso Summa - che vada aperta una larga mobilitazione delle coscienze verso un mondo nuovo, più pulito e sostenibile, e vanno incalzati i governi affinché facciano la loro parte per avviare la transizione dalle attuali tecnologie estrattive impattanti, dagli attuali stili di consumo e di produzione, verso forme più sostenibili di economia verde. Si candidi da subito la Basilicata a regione nella quale si sperimenta un nuovo e alternativo modello di sviluppo e produzione della green economy. La Basilicata può essere un territorio-mondo. Questo è il senso per noi di un mondo nuovo, dove diritti, solidarietà, cittadinanza, sostenibilità, saperi, uguaglianza convivono dentro un modello di società solidale e universale”.

Tra gli ospiti attesi per il giorno di chiusura della tre giorni di dibattiti e confronto partita a Matera venerdì 6 settembre, il segretario generale Cgil Maurizio Landini che, nel faccia a faccia con il vice presidente per il lavoro e le relazioni industriali di Confidustria, Maurizio Stirpe, ha ribadito le questioni da porre subito al nuovo governo nazionale: abolizione del Jobs Act e reintroduzione dell’articolo 18, riforma fiscale basata sulla progressività che consenta a lavoratori e pensionati di pagare meno tasse e soprattutto investimenti per un piano di sviluppo per il Mezzogiorno e per l’intero Paese.
Spazio poi alle storie di cooperazione di successo per uscire dalla crisi al sud, con il presidente Wbo Italcables Matteo Potenzieri e il presidente Birrificio Messina Domenico Sorrenti. È il 2015 quando i dipendenti della Wbo Italcables, che produce trefolo e filo per cemento armato precompresso con un fatturato annuo di 20 milioni di euro, investono il proprio Tfr, salvando così l’azienda e il proprio posto di lavoro. La storia del Birrificio Messina, invece, comincia nel 2011, quando la famiglia Faranda annuncia la chiusura dello stabilimento con il conseguente licenziamento di 41 dipendenti. A quel punto, gli ex dipendenti decidono di creare un presidio di protesta che durerà ben 18 mesi. Il tutto è possibile grazie alla legge Marcora e ai suoi sviluppi, raccontati da Camillo De Berardinis, amministratore delegato di Cooperazione finanza impresa (Cfi), lo strumento che nasce nel 1986 con l’entrata in vigore della legge 49/85, conosciuta appunto come Legge Marcora. Partecipata e vigilata dal ministero dello Sviluppo Economico, ha lo scopo di promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese cooperative di produzione e lavoro e di cooperative sociali.
A chiudere la manifestazione, in piazza Don Bosco, il concerto del famoso gruppo musicale italiano “Ex-Otago”.