Il caos dello SCREENING REGIONE BASILICATA: per anni punto di eccellenza della prevenzione, oggi lasciato alla deriva nelle mani di FORA Spa

Ancora una volta un annuncio rimasto disatteso: il programma di potenziamento dello screening mammografico attraverso l’ampliamento della fascia di età è rimasto al palo.
Il rifiuto da parte dell'AOR San Carlo di far transitare risorse umane e tecnologiche sul nuovo progetto ha di fatto impedito la realizzazione del programma, che non prevedeva nuove assunzioni ma solo una rimodulazione delle attività di senologia, con il loro passaggio al territorio e la ridefinizione di percorsi di accesso alle prestazioni senologiche ambulatoriali.
Si è sprecata una grande occasione per rilanciare un'attività che si è connotata, negli anni scorsi, come un'attività di eccellenza nella sanità lucana e che avrebbe avuto significativi effetti anche sulla riduzione dei tempi delle liste di attesa.
Contestualmente l'affidamento integrale della governance dello screening al Crob di Rionero, che a sua volta ne ha completamente demandato la gestione alla Fora s.p.a., ha segnato un forte arretramento dell’intero progetto, trasformandolo in una corsa a macinare numeri, anche a danno della qualità . Un’attività tutta improntata sulla quantità degli esami realizzati, all’unico scopo di trarre il massimo beneficio economico aziendale. Il tutto aggravato da un clima lavorativo difficile, fatto di vessazioni sul personale che vive in uno stato di assedio.
Questa inqualificabile gestione prosegue senza sosta minando in modo preoccupante le azioni della campagna di prevenzione: basti pensare che gli altri due screening, colon retto e cervico-uterino, essendo dal punto di vista economico marginali, non vengono effettuati se non in via residuale.
Una gestione, insomma, a senso unico e sulla quale non viene esercitato alcun controllo o argine da parte del CROB: il progetto langue nel totale disinteresse della regione basilicata, che ad oggi non è ancora riuscita a dare luce alla nuova gara di affidamento, considerato che la gara in corso scade a fine anno.
Si dia fine a questa inaccettabile deriva, rispristinando condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori dipendenti della FORA s.p.a., e mettendo in campo le risorse umane e competenze necessarie per il rilancio delle attività di prevenzione che hanno costituito per anni il fiore all'occhiello della sanità lucana".

Angelo Summa
Segretario generale Cgil Basilicata