Comunicato stampa di Angelo Summa, Segretario Generale CGIL Basilicata e
Roberta Laurino, Segretario Generale FP CGIL Basilicata.

CGIL: no alla precarizzazione della sanità pubblica e alla abolizione dei concorsi. Si revochi la procedura di gara per l’affidamento del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo per le aziende del servizio sanitario regionale e per i dipartimenti della Regione Basilicata.

Come CGIL e FP CGIL di Basilicata apprendiamo che con determinazione dirigenziale del 14 novembre 2017 il dipartimento stazione unica appaltante della Regione Basilicata (SUA-RB) ha indetto la procedura di gara per la conclusione di un accordo quadro per l’affidamento del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo per le aziende del servizio sanitario regionale e per i dipartimenti della Regione Basilicata. Si tratta di 5 lotti, uno per ogni ente coinvolto (AOR San Carlo, Asm Matera, Asp Potenza, IRCCS Crob e Regione Basilicata) della durata di 48 mesi per un valore complessivo di 45 milioni e mezzo di euro, iva esclusa.
Si è deciso, quindi, dopo l’esperienza Arpab e le prove tecniche estive dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, già denunciate da questa Organizzazione Sindacale, di aprire ufficialmente, le porte alla istituzionalizzazione del lavoro interinale per il pubblico ed, in particolare, per la sanità pubblica, una scelta questa che avrà conseguenze devastanti a partire dalla più totale precarizzazione del lavoro che, di fatto, sarà un lavoro a chiamata diretta, senza nessuna selezione e procedura concorsuale, per un lavoro che non garantirà alcuna occupazione stabile e che, di conseguenza renderà precario ed instabile anche il diritto alla salute dei cittadini lucani.
Si tratta di un fatto gravissimo che esplicita un vero e proprio progetto di precarizzazione del lavoro, del diritto alla salute e di assunzioni per chiamata diretta che porterà meno qualità e un incremento dei costi. Questo significherà anche la fine di una sanità davvero pubblica e porterà alla fine dei concorsi pubblici dove le procedure selettive saranno sostituite con “criteri di scelta Individuale”, secondo vecchie e mai, purtroppo, superate logiche clientelari, che visto i tempi di una imminente stagione elettorale, è il caso di dire che capita proprio “a fagiolo”.
Davvero dobbiamo pensare che siano queste le vere priorità del prossimo piano sanitario, un piano basato sulla precarizzazione del lavoro e del diritto alla salute, un piano che verrà discusso in piena campagna elettorale dove, evidentemente, più di qualcuno inizia già a giocare la sua partita?"
Davvero dobbiamo pensare che questo Governo Regionale abbia come obiettivo quello di abolire i concorsi pubblici e il merito per fare spazio alla discrezionalità in vista delle prossime elezioni ?
La sanità lucana da sempre ha fatto fronte alle esigenza di personale senza ricorrere al lavoro interinale, la stabilità occupazionale e i concorsi sono stati tratti distintivi della sanità lucana, tratti in cui crediamo e che vogliamo continuare a difendere.
Per queste ragioni come FP CGIL chiediamo al Presidente Pittella di fermarsi ed impedire che si compia questo scellerato progetto di precarizzazione del lavoro e della sanità di questa Regione. Facciamo appello a tutti i consiglieri regionali affinché intervengano per bloccare questa pericolosa operazione che riverserà i suoi effetti devastanti sui cittadini e sui futuri lavoratori.
Chiaro è che il messaggio che si manda ai giovani lucani è che non occorre studiare, che non serve il merito e le selezioni perché in Basilicata saranno definitivamente superate e sostituite dalla discrezionalità politica.